16 maggio 2006

Novello Forrest

cosa faccio mentre scrivo: ascolto i Jethro Tull
19°C, è buio intorno a me...


A volte il confine tra incredibile e reale è sottile. Molto sottile...direi sovrapponibile.
Prendiamo la finzione cinematografica: Forrest Gump. La parte in cui Forrest
inizia a correre, quasi senza motivo, su e giù per gli Stati Uniti, ha dell'inverosimile. Almeno era ciò che credevo fino a qualche tempo fa.

Il novello Forrest esiste e si chiama Steve Vaught.
Deciso di lasciarsi alle spalle un passato scomodo e 187 kg (scomodi anche questi), partì il 10 Aprile scorso da San Diego alla volta di New York...percorrendo circa 5000 km con la scelta di camminare almeno per 32 km al giorno.
Durante il percorso, ripercorrendo la mitica Route66 di Jack Kerouac, ha consumato ben 14 paia di scarpe, affrontando diversi climi e qualche incidente di percorso. Senza perdere la grinta, alimentata dai numerosi sostenitori venuti a conoscenza della sua situazione per mezzo del tam-tam mediatico.

Per Vaught il cammino ha una funzione catartica. Dietro al desiderio di perdere i chili di troppo che gli rendevano la vita difficile (ora ne ha persi ben 57 in 13 mesi), si cela una motivazione profonda.
Nel 1990 causò la morte di due anziani in un incidente autostradale. Schiacciato da questo fardello, da questo senso di colpa che non gli dava pace, iniziò a mangiare, mangiare e mangiare...

Mister Vaught può vantare un anno sabbatico degno di nota. Mentre rifletteva, cercando di fare chiarezza nel corpo e nello spirito, ha ritrovato se stesso socializzando e mettendosi alla prova in situazioni nuove.

Mi auguro che quest'uomo abbia trovato quel che cercava, ispirandosi e dando un senso a un cammino che rischiava di rimanere intrappolato nel fantastico mondo della finzione cinematografica, a metà tra l'impossibile e l'intrigante.

FatManWalking

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Una decisione assolutamente pazzesca e temeraria... Anche se ripercorrere a piedi la Route66 di "On the road" dev'essere qualcosa di straordinario...

Myrea ha detto...

È una notizia che mi ha colpito molto, perché una decisione così ti segna per sempre. Ci vuole un mix di coraggio, spirito d'avventura, grinta, determinazione e anche un briciolo di follia. Ma il fine giustifica i mezzi, no? :-)

Francesco Chiacchio ha detto...

ciao Miss Piperita,
Pablo Chiero è un artista schivo e si trovano pochissime notizie su di lui.
Qualcuno dice di averlo visto altri smentiscono e credono che sia solo un personaggio immaginario...
;)

p.s.: sei iuscita a vedere "no direction home" di Martin Scorsese, il film su bob dylan? Io ancora no...

ciao
:)

Myrea ha detto...

Uhm peccato, speravo di trovare il suo sito...

Certo, ho visto "No Direction Home" e mi è piaciuto molto. L'hanno trasmesso a dicembre su Jimmy. Il bello è che non l'hanno doppiato, quindi ci sono i sottotitoli. Ci sono anche pezzi di concerti e brani suonati in versione alternativa.
Ti consiglio di vederlo!

:-)