3 novembre 2006

L'Islanda e le balene

Così l'Islanda (paese civilissimo) ha riaperto la caccia alle balene. Come si giustifica? Dicendo le solite cose scontatissime: caccia con limitazioni ("solo" 30 balenottere minori e 9 comuni per un anno), non serio pericolo di estinzione e mantenimento delle tradizioni.
Non appare comunque chiara la scelta dell'Islanda, paese in cui il consumo di carne di balena è praticamente scomparso. Secondo un sondaggio, solo 1,1 % della popolazione la mangia e l'82% dei giovani tra i 16 e i 24 anni non l'ha mai mangiata. Quindi, perché mai un investimento del genere per degli animali in pericolo?
Con questa scelta l'Islanda non avrà di certo l'approvazione di molti turisti, che giungono là per praticare il "whale watching".
Di balene vive, ovviamente.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il blog!!!
Apriranno anche la caccia ai cretini? Speriamo

zellon3 ha detto...

lo fanno perchè i giapponici non ne possono cacciare quante vorrebbero e quindi ci faranno molti soldini con l'export. La violenza sugli animali è sempre sbagliata, ma se mangiate mucche e polli non abbiate troppa compassione per le balene...

Anonimo ha detto...

1 2 3 prova

Anonimo ha detto...

OK, allora forse adesso ce la faccio.
Vorrei capire perchè diavolo questa storia dei commenti che mi "saltano" non finisce più!(scusa per la prova precedente ma mi sono stancata di scrivere per poi vedere andare tutto in fumo).
Veniamo al punto: questa cosa della caccia alle balene è proprio una schifezza senza nessuna giustificazione e sembra fatta solo ed esclusivamente per il piacere di far del male a delle creature meravigliose.
Ieri sera ho sentito dire al tg che continuando di questo passo, anche a causa dei cambiamenti climatici, fra una quarantina d'anni saranno estinte alcune specie di pesce che scomparirano così dalla nostra tavola... dalla loro , io sono vegetariana!
Ecco, ma è mai possibile che, come dice un detto indiano circa l'abbattimento dell'ultimo albero da parte dell'uomo, si debba arrivare ad un punto di non ritorno prima di capire che la strada intrapresa non è quella giusta?

Eugenio Mastroviti ha detto...

La caccia alle balene in Islanda, mi spiegava diverso tempo fa un collega di origine islandese, è soprattutto una questione politica. Il sentimento nazionale islandese è fortissimo, e certe attività sono sentite come facenti parte della cultura nazionale: una di queste attività è la caccia alle balene; il fatto che il resto del mondo la consideri un'idea stronza, perversamente, spinge molti a difenderla anche se magari loro non ci hanno niente a che fare; un po' una reazione da "e questi chi si credono di essere per venire a dirci se possiamo o meno fare una cosa che qui si è sempre fatta?". Un po' come in Italia, fatte le debite proporzioni, quando l'Unione Europea ha cercato di vietare la pizza nel forno a legna per via del benzopirene e delle emissioni di CO2 e polveri.
Aggiungi una certa propaganda della destra nazionalista, condita di argomentazioni pseudoscientifiche tipo che le balene mangiano un sacco di pesce (non tutte mangiano solo krill) e se le sterminano tutte rimane più pesce da pescare che è importante per una nazione che vive di pesca, e ti ritrovi la ricetta per un disastro.
Il problema poi è che l'Islanda non è compatta su questa questione: ad esempio l'industria turistica, che campa in buona parte anche di whale watching e comunque della fama dell'Islanda come di nazione molto rispettosa dell'ambiente, ha condotto una lunga campagna contro la riapertura della caccia; per cui boicottare il turismo finirebbe per danneggiare solo quelle parti del pubblico islandese che alla caccia si oppone. So che Greenpeace qui in UK sta compilando liste di business coinvolti nel trattamento della carne di balena, e conducendo boicottaggi mirati, come si è fatto per il Giappone. Se ti interessa, e se riesco a saperne qualcosa di più, ti faccio sapere.

pedronline ha detto...

il problema che è che non abbiamo ancora capito che abbiamo solo una terra... e la stiamo perdendo.
Ora potrei capire, ma non accettare, il menefreghismo di chi dice: "Non interessa la mia generazione... la terra si autodistruggerà quando io i miei figli etc, non ci saremo più..." ma per nostra sfortuna non è così.
Ergo, siamo stupidi.

Scribacchini ha detto...

Giorni fa ho letto questo post (grazie a Jazzer per la segnalazione) e francamente sono molto spaventata. Io sarei di quelli che forse non ci saranno, ma ciò non mi è certo di consolazione.
Porca paletta.
:-(
Patt

Massimiliano Fattorini ha detto...

e' na cosa tremenda, pureoppo un o dei problemi e' che la maggior parte delle persone e' inebetita da quanto racconta la tv e crede a qualsiasi storia sul fatto che e' una caccia controllata....

non si puo' far niente per fermari tutti quelle che le cacciano

Arioch ha detto...

E' tutto molto triste! Servirebbe una soluzione drastica! L'estinzione dell'uomo!

Luca ha detto...

E' stupendoooooo!!!

Luca ha detto...

Uh...stupendo era riferito al leone di casa :)

ciorven ha detto...

Eugenio ha scritto tutto quello che volevo scrivere, però per notizie raccolte tra amici norvegesi e non islandesi... se mangiate gli hamburger spesso fatti con mucche macellate moribonde è un po' irragionevole poi fare i paladini delle balene o dei delfini...

Myrea ha detto...

Ma c'è l'aggravante!! Le balene sono in VIA D'ESTINZIONE... quindi NON si devono cacciare!